LA GRAZIA E LA VITA CRISTI

Esortazione a praticare le virtù cristiane

                                                              2 Pietro 1:3-11

3 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, 4 attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza. 5 Anche voi per questa stessa ragione, usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza l’auto-controllo, all’auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà, 7 alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. 8 Perché, se queste cose si trovano in voi abbondantemente, non vi renderanno pigri né sterili nella conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. 9 Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. 11 Così infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.   L’ Evangelo è l’ annunzio della grazia che Dio ci concede. Dio nella sua potenza e bontà ci ha dato tutto quel che concerne la vita e la pietà, nella conoscenza di Gesù Cristo e nella comunione con Lui; ci ha rivolto promesse grandissime e preziose di una eredità che consisterà nella nostra partecipazione alla natura divina nel Regno che viene, sfuggendo in tal modo alla corruzione ed alla morte prodotte nel mondo della concupiscenza. La fede riceve questo meraviglioso dono di Dio con stupore e riconoscenza; ma essa non mantiene l’uomo inattivo come un beato possidente; anzi, lo sospinge a vivere appunto come uno che è stato graziato, cioè liberato dal demonio del peccato ed appartiene di fatto a colui che lo ha riscattato, come un uomo cui è piaciuto al Padre di dargli il Regno. Perciò il credente, cioè l’ uomo al quale tutto è “ dato” e pure l’uomo che compie ogni sforzo per praticare le virtù cristiane( che sono il frutto della sua fede) e per crescere nella conoscenza e nella comunione di Gesù Cristo riconosciuto quale solo e vero Signore di tutta la sua vita. In tal modo egli dà il segno certo di non aver ricevuto la grazia di Dio invano, ma di aver risposto alla vocazione del Signore e di far parte del vero popolo eletto di Dio.

Tratto dal libro “ Meditazioni bibliche 1965 “ Edizioni Claudiana.

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