RIFLESSIONE

UN  VIAGGIO LUNGO 40  ANNI

Un viaggio lungo 40 anni, sembra il titolo di un film o di un libro ma è solamente la storia del popolo d’Israele che Dio amava tantissimo, arrivati  in Egitto in tempo di carestia. Dio aveva promesso loro che li avrebbe liberati dalla schiavitù, così si presentò a Mosè dicendogli che lui sarebbe stato colui che avrebbe liberato il popolo. Mosè ritornò in Egitto da dove era fuggito dopo aver ucciso una guardia ed insieme ad Aronne suo fratello si presentarono davanti al Faraone dicendogli che Dio gli ordinava di lasciar libero il popolo. Ma il Faraone rifiutò, così Dio iniziò a mandare le piaghe, ed ogni volta che il Faraone si rifiutava Dio lo puniva con una piaga. Dopo i tanti rifiuti del  Faraone Dio mandò l’ ultima piaga dove ogni primogenito egiziano sarebbe morto. Il Faraone decise così di liberare il popolo e iniziò il loro viaggio attraverso il deserto per arrivare alla terra promessa. Arrivò il primo ostacolo davanti a loro c’era il mare e in arrivo dietro a loro c’era l’esercito del Faraone che li stava inseguendo. Cominciarono a lamentarsi dicendo:” Dio ci ha liberato dalla schiavitù per farci morire attraverso le loro spade”. Mosè quindi  si rivolse a Dio con gran voce, il quale  gli ordinò di toccare le acque col suo bastone e così il mare si divise in due e il popolo attraversò il mare in terra asciutta, ma dentro di loro c’ era tanta paura per via delle onde alte. Qui vediamo come nonostante Dio aveva provveduto a salvarli erano timorosi, avevano paura che le acque si potessero abbassare e morire, da qui inizia la loro mancanza di fede e per questo motivo il viaggio verso la Terra Promessa che doveva durare poco più di una settimana durò invece quarant’ anni e di quelle progenie che Dio liberò dalla schiavitù nessuno vide la Terra Promessa. Ancora oggi a volte noi popolo di Dio siamo come il popolo di allora, stiamo sempre a lamentarci per qualsiasi cosa anche per il minimo problema al punto di stancare Dio nell’ ascoltare le nostre lamentele, per questo a volte Egli tarda a risponderci, e noi a dubitare dell’ operato di Dio. Nella sua parola leggiamo in Matteo 17:20 Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile. A volte siamo come quei bambini che vogliono tutto e subito, ricordiamoci che i tempi di Dio non sono i nostri tempi, noi siamo chiamati ad aspettare i tempi di  Dio, dobbiamo stare attenti alla tentazione, ad essere impazienti. Ricordiamoci che le promesse di Dio sono si ed Amen, non dobbiamo mai dubitare, nella scrittura possiamo vedere tanti esempi di vera fede iniziando dal Centurione Romano  in Matteo 8: 5-13. che si presentò a Gesù chiedendogli di guarire il proprio servo, Gesù lo invitò ad andare presso la sua casa ma il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di’ soltanto una parola, e il mio servo sarà guarito.

Un’altro esempio della donna dal flusso di sangue che possiamo leggere in Matteo 9: 20-22  20 Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue già da dodici anni, gli si accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste. 21 Perché diceva fra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare la sua veste, sarò guarita». 22 Gesù, voltatosi e vedutala, le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita. Cerchiamo di non stancare Dio con le nostre lamentele, cerchiamo di essere più grati a Dio per ciò che abbiamo in Matteo 6:33 leggiamo Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Alziamo a Dio preghiere di ringraziamento e non di richieste. Diamo il tutto di noi a Dio colui che ha dato tutto a noi, Egli ha donato il Suo proprio Figlio per noi cerchiamo di non dimenticarcelo. Che Dio vi benedica.

 

Vostro in  fratello in Cristo

                                                                 Lino Mazza

 

 

 

 

 

 

 

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