PILLOLE DI ROBERTO PEREZ

Giovanni 5 dal ver 19 al 44

Buon pomeriggio, oggi parliamo di un accorato appello che Gesù ha fatto ai Giudei, per testimoniare la sua natura Divina e si rammarica della nostra inclinazione all’idolatria. Leggeremo insieme alcuni versetti tratti dal vangelo di Giovanni cap. 5.

Giusto per ricordarci, si parla dell’accusa che i Giudei mossero contro Gesù per aver operato un miracolo di sabato, proibito dalla legge ebraica e quindi meritava la morte.

19 Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente.

Gesù dichiara apertamente la Sua natura Divina, ma non solo che è il Figlio di Dio, ma che fa le stesse cose che fa il Padre perché gliele ha viste fare. E non solo, se continuiamo nella lettura, ci dice anche che ha ricevuto autorità di giudizio e quindi chi onora Lui e lo riconosce, riconosce anche Dio che lo ha mandato e coloro che ascoltano la Sua parola e credono, avranno vita eterna e non saranno giudicati, ma passeranno dalla morte alla vita. Il Signore ci rivela come accadrà. Tutti sappiamo che Gesù ritornerà e anche quello che avverrà… il rapimento della Sua Chiesa ed anche quelli che riposano nelle tombe udranno lo squillo della tromba ed anche loro subiranno il giudizio e ci saranno quelli che saliranno in cielo con Cristo e coloro che dovranno aspettare il giudizio, in base alle opere che hanno fatto, di bene o di male

 28 Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. 

Sarebbe stato bello leggere tutti i versetti, ma questo lo possiamo fare anche da soli. Ora leggiamo  il versetto 39 e 40.

39 Voi investigate le Scritture, perché pensate d’aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me; 40 eppure non volete venire a me per aver la vita!

Gesù, ci accusa di non credergli, nonostante i nostri studi biblici, continuiamo ad avere dubbi, perplessità e quindi se non lo riconosciamo come Figlio di Dio, non riconosciamo neanche Dio, ma siamo disposti a credere a qualche ciarlatano che ci ammalia con i suoi bei discorsi, che ci offre qualcosa, un bel pellegrinaggio o un‘oggetto sacro, al quale rivolgere le nostre preghiere, le nostre speranze per la risoluzioni di ogni problema.  Ma Gesù ci ama e non si stancherà mai di bussare al nostro cuore, per farci ricredere dalle nostre idolatrie e dai nostri dubbi; in modo totale ed accettare l’unica verità che ci condurrà alla vita eterna. Desidero concludere con un altro versetto; il versetto 6 del capitolo 14 sempre del vangelo di Giovanni.

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Grazie per la vostra attenzione che il Signore ci benedica

Con servo in Cristo Roberto Perez

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