“Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli”.   (Matteo 5:10)

Se siete insultati per il nome di Cristo, beati voi! Perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su di voi.

(1 Pietro 4:14)

  1. – “Beati i perseguitati per motivi di giustizia”
    Si resta turbati nel leggere questa beatitudine: “Beati i perseguitati”. Anche nell’ epoca attuale, molti cristiani soffrono per motivi di giustizia, cioè a causa della loro fedeltà a Dio e dell’ubbidienza alla Sua volontà. Non dimentichiamoli nelle nostre preghiere! Il loro esempio deve incoraggiarci a  superare le nostre paure ad essere testimoni di Cristo. Talvolta siamo tentati di limitare la nostra fedeltà a Dio, circoscrivendola a ciò che ci sembra socialmente opportuno per evitare degli scherni o eventuali persecuzioni. Gesù, però, ci chiama al coraggio e alla consapevole accettazione del rischio. È appagato non chi “nasconde la bandiera”, ma chi deliberatamente accetta di seguire Gesù Cristo fino in fondo.
    Le qualità descritte nelle prime sette beatitudini: umiltà, serietà, dolcezza, purezza di cuore, sete di giustizia, misericordia, desiderio di pace… avrebbero dovuto attirare simpatie e benevolenza; e invece i discepoli di Gesù furono respinti proprio perché assomigliavano al loro Maestro. “Le hanno viste  (le Mie opere), e hanno odiato Me e il Padre Mio”. “Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi”, aveva predetto Gesù ai discepoli (Giovanni 15:24, 20). La perseveranza nella prova era un riflesso della speranza che li animava, e la loro allegrezza derivava dall’ avere ricevuto dal Signore coraggio e libertà. Il Regno di Dio apparteneva già a loro. La  gioia che esprimevano nella prova era anche un segno che lo Spirito di Dio riposava su di loro (vedi versetto di oggi). Pazienza, coraggio e gioia provengono infatti dallo Spirito Santo.

Messaggio del calendario “Il Buon Seme”.

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