RIFLESSIONE

1 TESSALONICESI 1:1-10

Questa lettera nonostante sia stata scritta da Paolo, vediamo che egli ha aggiunto i nomi di Silvano e Timoteo suoi compagni di viaggio. Paolo, Silvano e Timoteo venivano accusati di aver messo il mondo sottosopra, inizialmente si può pensare ad una grande accusa contro di loro ma in realtà era un grande elogio, questo lo possiamo leggere in Atti 17:6.

Conosciamo un po’ i compagni di viaggio di Paolo iniziando da Silvano che possiamo identificarlo in quel Sila che durante un viaggio con Paolo furono rinchiusi nelle prigioni di Filippi. Infatti conosciamo bene la storia cioè che Dio li liberò attraverso forte scosse di terremoto aprendo le celle e il guardiano pensando che fossero scappati i prigionieri tento di uccidersi ma Paolo lo fermò dicendogli che erano ancora lì, e a quel punto il carceriere si convertì a Cristo Atti 16: 16-40. L’altro compagno Timoteo era un giovane fratello originario di Listra, unitosi con Paolo prima del viaggio in Tessalonica. In quei tempi veniva definita chiesa qualsiasi radunanza di persone. Paolo ringraziava sempre Dio per questa chiesa e la ricordava sempre nella sue preghiere insieme ai suoi compagni di viaggio ricordando l’opera della loro fede, le fatiche del loro amore e la costanza della loro speranza. Nel popolo dei Tessalonicesi era avvenuta una grande trasformazione. Erano una popolazione di idolatri, adoravano idoli; credendo nel Vangelo conosciuto attraverso Paolo, sono rinati e ora hanno goduto della benedetta relazione con Dio come Padre. Per questo Paolo esaltava la chiesa di Tessalonica perché  era l’ unica chiesa legata a Dio e non una qualsiasi adunanza pagana. Non c’è altro modo per entrare nella famiglia di Dio che il modo in cui questi pagani erano stati portati lì. Come sta scritto in Galati 3:26  “Siamo figli di Dio per fede in Gesù Cristo”. I Tessalonicesi una volta scelto di seguire Cristo avevano sopportato la persecuzione, ma la loro fede li portò a resistere senza cedere mai. Quindi fratelli stiamo fermi nella fede qualsiasi cosa ci accada aggrappiamoci al nostro Signore Gesù. Quando sentiamo che la nostra fede viene meno aggrappiamoci sempre più al Signore che è la nostra forza.

 

Vostro fratello in Cristo

Lino Mazza

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