In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro                                                                                                                                                                 Salmo 4:8

 

DALL’INSONNIA  AL  RISVEGLIO

L’insonnia colpisce chiunque. Ai tempi del re Davide si potevano passare notti insonni, in guardia per i pericoli in agguato. Doveva aver il sonno leggero chi, dopo la mietitura del grano, si coricava nell’aia, rischiando la vita per ritrovarlo intatto all’alba. Forse non dormi per ciò che ti espone alla avidità, cattiveria umana. Mentre viene meno ogni garanzia di stare al sicuro anche fra le mura di casa, il miglior rimedio rimane confidare nel Signore. Ci si può coricare in quiete, senza paura di assalti fisici, senza poi dormire in pace per l’agitazione della coscienza, per peccati o vendette cui non vogliamo rinunciare. Il letto può mutarsi nella macina più pesante, dove il grano mai diviene pane e il corpo non si ristora. Dio ha provveduto un pieno riposo costituito dal Suo perdono e dalla resa alla Sua volontà. Solitamente la luce disturba chi vuol dormire, ma in questo salmo è la luce del volto del Signore, l’approvazione del Suo sguardo che concede vero riposo. Non l’abbondanza materiale né l’incoscienza del male assicurano riposo all’essere umano, bensì il risveglio spirituale che fa essere giustificati in Cristo, giungendo al buio serale senza nulla da nascondere a Dio!

 

Tratto dal Calendario Parole di Vita

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