Giovanni 3:36

Chi crede nel Figlio (di Dio) ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

 

Sul ponte di una nave, una signora stava distribuendo opuscoli di evangelizzazione. Un uomo, che ne aveva ricevuto uno, gli diede una rapida lettura ma, dato l’argomento trattato, lo stracciò gettandolo sottobordo. Con soddisfazione, guardò i pezzetti di carta volare in acqua. La sera, mentre si spogliava nella sua cabina, trovò un pezzetto di carta rimasto attaccato al suo abito. Era una parte dell’opuscolo sul quale si leggevano solo due parole: “Dio” e “eternità”, una da un lato e una dall’ altro. Solo due parole, ma sufficienti a impedirgli di prendere sonno! Gli tornavano in mente con insistenza. Bevve un bicchiere di cognac per rilassarsi, ma invano. Dio… Bisogna fare i conti con Lui, che lo vogliamo oppure no.  L’eternità… Che parola minacciosa! Quanto era breve la vita che gli restava da vivere, paragonata all’ eternità! Non era forse arrivato il momento di considerare seriamente la questione? Non sappiamo per quanto tempo quelle due parole turbarono la coscienza di quell’ uomo. Ma abbiamo poi saputo che un giorno egli udì l’ Evangelo di Gesù Cristo, venuto sulla terra per riconciliare dei colpevoli con il Dio santo e dare loro la vita eterna; ricevette la Buona Notizia con fede e trovò così pace per la sua coscienza e gioia per il suo cuore.

 

Messaggio del giorno 25 Ottobre 2021 del calendario “Il Buon Seme”.

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