GIUSTIFICATI PER FEDE IN CRISTO.
Galati 2:11-16
11 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. 12 Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. 13 E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia. 14 Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i
Pagani a vivere alla maniera dei Giudei? 15 Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, 16 sapendo tuttavia che l’uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».
L’Evangelo è l’ annunzio che la salvezza è il dono di Dio in Gesù Cristo il Suo Figliuolo. La salvezza non è dunque una conquista umana: non la si può ottenere con le nostre buone opere, cioè con la nostra propria giustizia, che davanti a Dio alto non è che un vestito sporco. La si può soltanto ricevere con fede, con profonda umiltà, convinti di essere miserabili peccatori, perduti per sempre; e anche la fede stessa non è un’ opera umana, ma un dono di Dio. Davanti alla croce non c’è posto per l’ orgoglio umano, perché l’ Evangelo non è un’ insegnamento umano che ci additi nuove pratiche religiose rispetto alle altre religioni, o una nuova scuola di virtù, praticando la quale possiamo salvarci da noi. Ma l’ Evangelo è Cristo per noi, salvezza di Dio per i peccatori.
Tratto dal libro “Meditazioni Bibliche 1965 Editrice Claudiana- Torino