Buon pomeriggio, la meditazione di oggi scaturisce dalla visione di un film, che fra l’ altro avevo già  visto e che non ricordavo bene la trama.

Si tratta di un bruttissimo incidente stradale in cui il protagonista viene travolto da un autotreno.

Tempestivamente intervengono i vigili del fuoco ed uno di questi, dopo aver espletato tutte le operazioni, dichiara l’ avvenuto decesso dell’ uomo e  si adopera per chiedere l’ intervento del giudice e poter  liberare la strada.

Uno  degli automobilisti in coda esce dall’ auto, si avvicina e chinatosi fra le lamiere contorte, si mise a parlare con l’ uomo senza ottenere nessuna risposta, così  inizio a pregare e a cantare una lode al Signore.

Ad un tratto, balza fuori e gridando dice sta cantando è  vivo.

Si avvicina il vigile che aveva dichiarato la morte dell’ uomo, non credendogli, cerca di allontanarlo, ma questi non vuol sentire ragioni di andarsene e con insistenza chiede di chiamare i soccorsi.

A questo punto, infastidito, si reca presso l’ auto ed ancora una volta cerca di sentire il respiro, il battito o un segno di vita, ed anche lui, sbalordito ed incredulo a quello che aveva visto, chiede l’ intervento urgente di un elicottero.

Trascorsi alcuni mesi e tantissimi interventi chirurgici, l’ uomo riacquista la salute e la forza di parlare con la moglie e le racconta  quello che gli era effettivamente accaduto e quello che aveva vissuto.

Gli dice che ricorda perfettamente il momento angoscioso prima dell’ impatto,  che ad un tratto si è  trovato immerso in una luce fortissima, più intensa di quella del sole, circondato da tante figure allegre e serene ed alcune le ha anche riconosciute, che udiva un suono meraviglioso che non aveva mai sentito e che non era in grado di descrivere.

Ad un tratto, tutto è  svanito e nonostante il dolore non riusciva a fermarsi dal cantare e lodare il Signore e sentiva che qualcuno cantava e pregava insieme a lui.

Scoppia in un pianto liberatorio e fra i singhiozzi dice alla moglie, “ero davvero morto e sono stato in Paradiso ed è  come lo descrive la Parola”.

La moglie lo convince a testimoniarlo in chiesa, appena sarebbe stato in condizione di farlo.

Lui era un pastore nella sua comunità  e sapeva che avevano pregato di continuo per la sua guarigione e conosceva uno per uno i suoi fratelli in Cristo e dalla voce di quella persona che cantava e pregava, al momento dell’ incidente, aveva capito chi era colui che non si era arreso alla morte.

La testimonianza è  stata molto toccante, in particolare l’abbraccio fra i due e la grande dimostrazione d’amore ed altruismo dato, che pur non conoscendo chi fosse la persona coinvolta nell’ incidente, era corso in soccorso.

Ancora una volta il Signore ci dimostra l’ efficacia della preghiera   e di quale potente arma ci ha dotati, usiamola sempre, per lodare, adorare, ringraziare e benedire e saremo testimoni di cose straordinarie.

Desidero chiudere allo stesso modo di come ho concluso alla fine della visione del film, leggiamo insieme il  Salmo 23
1  Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca. 2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. 3 Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.
4 Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza. 5 Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca. 6 Certo, beni e bontà m’accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.
Amen

Grazie per la vostra attenzione.

Conservo in Cristo

Roberto Perez

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