SERMONE
UNIRE I LEGAMI
Introduzione
Una cosa che mi sono domandato guardando un porto con tante barche ormeggiate cosa succederebbe se fossero senza ormeggi o se gli ormeggi non fossero bene ancorati alle banchine del porto, vedrei tante barche sballottate di qua e di là e probabilmente entrerebbero in collisione o una con l’altra andrebbero a sbattere contro gli scogli, quindi un vero e proprio disastro.
La stessa cosa può succedere dentro un gruppo giovani o meno giovani di una chiesa senza i giusti ormeggi, il gruppo alla prima mareggiata si perde si allontana dall’ ormeggio e và a finire nella distruzione totale.
Il nostro obiettivo
Il nostro obbiettivo come gruppo e che ogni singolo sia ancorato con il suo ormeggio ad un punto fisso stabile che non è certamente una religione o un associazione da seguire ma è essere seguaci di un uomo stabile invincibile, infallibile che è Cristo Gesù.
Matteo 7: 24- 25 24 «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. |
La nostra visione di vita
La nostra visione di vita deve cambiare dal momento in cui diciamo di aver accettato Cristo nella nostra vita di volerlo seguire non siamo più esseri singoli che vagano in mezzo al mondo alla ricerca della felicità nelle cose che il mondo offre e che durano, soldi, successo ecc, ecc, la nostra visione si deve ricostruire ponendosi delle domande e trovando delle risposte a queste domande:
- Chi sono io e perché esisto?
- Qual è lo scopo della mia vita?
Dal momento in cui ho accettato Gesù nella mia vita ho compreso che io sono un figlio di Dio non figlio di discendenza ma un “ figlio adottato da Dio” devo cominciare a pensare che per potermi adottare Dio ha dovuto sacrificare suo figlio e quindi mi ha comprato a caro prezzo.
Ma perché a chi appartenevo se sono stato adottato da Dio?
Ero schiavo servo del peccato, Dio mi ha tolto da quella macina che il peccato una volta entrato nel mondo ha comportato per tutta l’ umanità e non solo.
Ma perché esisto? Qual è lo scopo della mia vita?
Nelle promesse che Dio fa ad Abramo una volta che lo ha chiamato si presentano due aspetti dare una terra e dare una discendenza e il Isaia 43: 7 leggiamo:
Isaia 43: 7 7 Tutti quelli cioè che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti. |
1 Corinzi 10: 31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio. |
Quindi siamo stati creati per glorificare Dio e questo ci fa pensare che siamo importanti per lui. Ma nello stesso tempo noi facciamo parte di quella discendenza di cui Dio prometteva ad Abramo che inizialmente è nata da Israele per la carne ma poi con il nuovo patto è stata propagata per grazia a coloro che sono chiamati da Dio. Quindi siamo stati adottati nella discendenza di Abramo da Dio mediante Cristo è oggi io non vivo fuori da questa discendenza. Sono parte di questa discendenza e in questa discendenza trovo famiglie, single, ragazzi, bambini, neonati anziani tutti sono dei sottogruppi di un gruppo generale che li raggruppa insieme e li costituisce discendenza di Dio.
In questa famiglia non c’è chi viaggia da solo in solitudine va avanti ma cammina guardandosi sempre intorno a chi sta vicino per prendersi cura l’ uno dell’ altro per supportarsi in questo lungo viaggio verso la fine quando Cristo ritornerà e ripristinerà le cose come erano nel giardino dell’Eden, rispecchiamo un principio di fondo che Dio ci ha insegnato, la collaborazione, la partecipazione.
Genesi 1: 1-26 Poi disse: Facciamo l’ uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza. |
Già nella creazione Dio collabora con la Trinità.
Matteo 4: 18-22 18 Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 19 E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». 20 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 21 Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò. 22 Essi, lasciando subito la barca e il padre loro, lo seguirono. |
Gesù non intende intraprendere il suo mandato da solo ma chiama e forma i discepoli che poi proseguiranno anche dopo la sua morte e resurrezione guidati dallo Spirito Santo a compiere la sua volontà e proclamare il vangelo.
Così come la formazione della chiesa in Atti 2: 46 ci dice che ogni giorno questi credenti andavano assiduamente nel tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il cibo insieme con gioia, quindi la chiesa nasce non da un singolo, ma da un’ insieme di persone.
All’ interno di questa famiglia di questa discendenza ci sono persone differenti con vedute
differenti con caratteri differenti e con problemi differenti fisici, materiali ecc. Ognuno di questi elementi può comportare squilibrio all’ interno della famiglia se non li gestiamo secondo l’ insegnamento di Cristo:
Problemi caratteriali
Marco 12: 30-31 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua“. 31 Il secondo è questo: “Ama il tuo prossimo come te stesso“. Non c’è nessun altro comandamento maggiore di questi».
Filippesi 2: 3 3 Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso,
Matteo 16:24 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.”
Efesini 4: 26 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira.
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Problemi fisici
Dio non ha insegnato da nessuna parte che chi fa parte di questa famiglia è esente dai problemi fisici e malattie.
2 Timoteo 3: 12 12 Del resto, tutti quelli che vogliono vivere pienamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
Giovanni 15: 20 20 Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi.
1 Tessalonicesi 3: 3 3 Affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi stessi sapete che a questo siamo destinati. |
Come affrontare la sofferenza
La soluzione si trova in un cuore che gioiosamente fa tesoro della ricompensa promessa, un nuovo paradiso una nuova libertà dal peccato e meglio di ogni altra cosa vedere Cristo faccia a faccia ed esprimere la sua ammirazione per lui, questo bisogna vivere al tempo presente. Ed inoltre come cristiani bisogna che siamo solidali con coloro i quali affrontano le sofferenze per causa del vangelo.
Ebrei 10 : 32-35 32 Ma ricordatevi di quei primi giorni, in cui, dopo essere stati illuminati, voi avete dovuto sostenere una lotta lunga e dolorosa: 33 talvolta esposti agli oltraggi e alle vessazioni; altre volte facendovi solidali con quelli che erano trattati in questo modo. 34 Infatti, voi simpatizzaste con i carcerati e accettaste con gioia la ruberia dei vostri beni, sapendo di possedere una ricchezza migliore e duratura. 35 Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa! |
Modelli?
Mosè e Gesù. Mosé si rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio. Gesù per la gioia che gli era posta dinanzi Egli sopportò la croce disprezzando l’ infamia e si è seduto alla destra di Dio.
CONCLUSIONE
Tempo fa guardando in una cartella del mio pc ho trovato delle vecchie immagini dove c’erano tantissimi giovani, questa famiglia questa discendenza che non riesco a intravederla più forse ha staccato l’ormeggi e si è fatta trasportare dalla corrente lontano dal punto fisso, forse il nemico a puntellato o giocato a rompere la catena, ma Cristo può ristrutturare il tutto basta che noi oggi abbiamo capito chi siamo e il nostro scopo di vita qual è a questo punto se siamo convinti possiamo con il suo aiuto ripristinare tutto. Che Dio vi benedica
Pastore
Marco Amelio