La sua potenza divina ci ha fatto dono di ogni bene per quanto riguarda la vita e la pietà, mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua gloria e potenza.                                                                                        2 Pietro 1:3

Nel mondo pagano del tempo dell’ apostolo Pietro si parlava molto di virtù. Ne era intrisa la filosofia e l’ etichetta di Platone e Aristotele. Il termine “ virtù” deriva dal latino vir, che vuol dire “ uomo” e traduce una parola greca (Areté) che che ha la stessa radice di un termine che vuol dire” il migliore” ( Aristos). Per il mondo greco-romano, la virtù era dunque il miglior modo d’essere uomini di agire. Era l’esaltazione dell’uomo, il suo eroismo.

Per Pietro, invece, la fonte di una vita virtuosa è la “sua potenza divina” che “ ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà.” E’ lo Spirito Santo che produce in noi il frutto eccellente dell’amore e di tutte le altre virtù, se lo lasciano agire (Galati 5:22). E non deriva neppure della conoscenza di noi stessi e delle nostre capacità. E’ “mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù” che impariamo a essere virtuosi come Gesù. Che sfida! Vogliamo diventare gli apprendisti del Signore?

Tonino Mele

Tratto dal Calendario” Una Parola per Oggi”

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