Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza. Michea 7:7
UNA DECISIONE SAGGIA
Il profeta ha descritto uno scenario disastroso, tremendamente attuale. Gli uomini si affrettano a fare il male, nelle famiglie c’è “guerra”, quanti dovrebbero amministrare la giustizia si corrompono, il peccato è dilagante. L’apostolo Paolo dirà: “Negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, amanti del piacere anziché di Dio” (II Timoteo 3:1- 4). Che fare? Possiamo osservare passivamente tutto ciò, lasciandoci prendere dallo sconforto, o reagire come Michea. Egli sta parlando a nome del residuo fedele di Israele. Sì, i veri credenti non devono disperare o rassegnarsi al peggio, ma alzare lo sguardo verso il cielo sapendo che Dio non ha perso il controllo della situazione.
Quanti hanno conosciuto personalmente il Signore possono dire con certezza di fede: “Il mio Dio mi ascolterà. Egli mi condurrà fuori alla luce”. Spetta a te decidere: puoi farti trascinare nel vortice del male, dichiarando che non c’è nulla da fare, o rivolgerti a Dio che può cambiare le situazione e intervenire in tuo favore per farti del bene.
Tratto dal Calendario” Parole di Vita”